Palestre della salute
In Italia parliamo di esercizio terapeutico da oltre vent’anni, e oggi il consenso scientifico è netto: l’attività fisica è una terapia non farmacologica a tutti gli effetti. Non fa miracoli, certo, ma una popolazione attiva è una popolazione più sana, con minori costi sanitari e una migliore qualità della vita.
I benefici aumentano ulteriormente quando l’attività fisica si integra con altri fattori chiave: qualità della dieta, modalità di spostamento, gestione dello stress lavorativo e benessere mentale. Lì si apre un capitolo enorme — e possiamo entrarci quando vuoi — ma il punto è chiaro: investire sul movimento è la leva più semplice, più economica e più immediata per migliorare la salute pubblica.
A chi è rivolto
- a chi ha patologie non trasmissibili che possono essere mitigate con un sano e attivo stile di vita
- a chi è a rischio per prevenirle (minori costi)
- Chi ha patologie autoimmuni ed è invitato a fare Attività Fisica (AF) ma non sa come e dove andare
A chi è rivolto (360°)
- difficoltà e fragilità sociali
- quadri psicologici delicati
- anziani (fragilità motorie/isolamento)
Lo sport e l’attività fisica, se vissuti come “mi muovo = miglioro la mia vita a 360°”, diventano una piattaforma naturale di connessione con il terzo settore e con le imprese sociali. Aprono spazi di collaborazione, inclusione e innovazione che vanno ben oltre l’allenamento: è un ecosistema che genera valore sociale, economico e comunitario.

